Papa Franchecking

Caro Papa Francesco,

bea_vaticanonon ci conosciamo, anche se ci siamo incontrati qualche volta. Io sono quell'atea, probabilmente l'unica, che ha passato un'intera notte e un intero giorno in piazza San Pietro quando hai santificato i "due Papi". Non chiedermi perché. Me lo sono chiesto anche io, circa ogni minuto di quella lunga notte, senza trovare risposte.

Ma veniamo al motivo di questa lettera. Sto raccontando l'Expo per la rivista Le Scienze e mi è capitata per le mani la bozza della tua Enciclica.

Intanto ti devo fare i complimenti perché sei sempre sul pezzo. Uscire, in piena Esposizione Universale, con un'Enciclica sul rapporto tra ambiente, agricoltura e sviluppo è una mossa da maestro che rischia di mettere in ombra la Carta di Milano.

L'ho letta velocemente, ma diciamo subito che sei partito bene. Hai dato una definizione di biodiversità che i miei amici ecologi son sicura che son li che si asciugano le lacrime per la commozione. Sai, loro sono abituati a leggere di biodiversità riferita alla qualunque, dalle mele che non sono più quelle di una volta, fino alla biodiversità di formaggi o della musica. Se ti capita di fare un salto all'Expo, vai a vedere quante biodiversità sbagliate ci sono e rallegrati per aver scritto una cosa semplice, accessibile e corretta come questa:

32. La perdita di foreste e boschi implica allo stesso tempo la perdita di specie che potrebbero costituire nel futuro risorse estremamente importanti, non solo per l’alimentazione, ma anche per la cura di malattie e per molteplici servizi. Le diverse specie contengono geni che possono essere risorse-chiave per rispondere in futuro a qualche necessità umana o per risolvere qualche problema ambientale. 33. Ma non basta pensare alle diverse specie solo come eventuali “risorse” sfruttabili, dimenticando che hanno un valore in sé stesse. Ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere [ ...] 34. Probabilmente ci turba venire a conoscenza dell’estinzione di un mammifero o di un volatile, per la loro maggiore visibilità. Ma per il buon funzionamento degli ecosistemi sono necessari anche i funghi, le alghe, i vermi, i piccoli insetti, i rettili e l’innumerevole varietà di microorganismi. Alcune specie poco numerose, che di solito passano inosservate, giocano un ruolo critico fondamentale per stabilizzare l’equilibrio di un luogo.

Bravo. Mi è anche piaciuto quando bacchetti quelli che giocano a fare i sostenibili con le foreste degli altri, come chi sostiene che esistano palmeti da olio che "salvano le foreste"

38. Gli ecosistemi delle foreste tropicali hanno una biodiversità di grande complessità, quasi impossibile da conoscere completamente, ma quando queste foreste vengono bruciate o rase al suolo per accrescere le coltivazioni, in pochi anni si perdono innumerevoli specie, o tali aree si trasformano in aridi deserti. 39. Neppure la sostituzione della flora selvatica con aree piantate a bosco, che generalmente sono monocolture, è solitamente oggetto di un’adeguata analisi. In realtà essa può colpire gravemente una biodiversità che non è albergata dalle nuove specie che si piantano.

Poi ti volevo dire che mi sono riconosciuta nel tuo terzo capitolo. Quello nel quale dimostri di aver letto la Sociologia della Scienza. Sentirti parlare di tecnoscienza e soluzioni ad alta potenza mi ha fatto tornare indietro agli anni del master in comunicazione della scienza. Questa frase, per dire, avrei potuto scriverla io e forse mi è anche capitato di scriverla:

Una scienza che pretenda di offrire soluzioni alle grandi questioni, dovrebbe necessariamente tener conto di tutto ciò che la conoscenza ha prodotto nelle altre aree del sapere, comprese la filosofia e l’etica sociale.

Ogni tanto ti lasci trasportare dalle vecchie passioni creazioniste, ma te lo concedo. D'altronde, se non sei creazionista tu chi dovrebbe esserlo?

118. Quando la persona umana viene considerata solo un essere in più tra gli altri, che deriva da un gioco del caso o da un determini- smo fisico, «si corre il rischio che si affievolisca nelle persone la coscienza della responsabilità ».

Ma sono i capitoletti da 131 a 133 che hanno attirato la mia attenzione, perché parli di una delle mie fissazioni di sempre: gli OGM. Inizi con una dimostrazione da oro olimpico della tecnica del bastone e della carota. In questo sei inarrivabile. Leggiamo:

131. Non è possibile frenare la creatività umana. Se non si può proibire a un artista di esprimere la sua capacità creativa, neppure si possono ostacolare coloro che possiedono doni speciali per lo sviluppo scientifico e tecnologico [CAROTA]

Nello stesso tempo, non si può fare a meno di riconsiderare gli obiettivi, gli effetti, il contesto e i limiti etici di tale attività umana che è una forma di potere con grandi rischi. [BASTONE]

Il rispetto della fede verso la ragione chiede di prestare attenzione a quanto la stessa scienza biologica, sviluppata in modo indipendente rispetto agli interessi economici, può insegnare a proposito delle strutture biologiche e delle loro possibilità e mutazioni. [CAROTA]

Qui, poi, sembra che tu abbia letto il nostro libro, Contro natura, nel quale sosteniamo proprio che gli OGM debbano esser valutati caso per caso:

È difficile emettere un giudizio generale sullo sviluppo di organismi geneticamente modificati (OGM), vegetali o animali, per fini medici o in agricoltura, dal momento che possono essere molto diversi tra loro e richiedere distinte considerazioni. D’altra parte, i rischi non vanno sempre attribuiti alla tecnica stessa, ma alla sua inadeguata o eccessiva applicazione.

E, ancora, riprendi il nostro racconto delle tante mutazioni, casuali o indotte, che hanno portato alla creazione degli alimenti che mangiamo oggi:

In realtà, le mutazioni genetiche sono state e sono prodotte molte volte dalla natura stessa. Nemmeno quelle provocate dall’essere umano sono un fenomeno moderno. La domesticazione di animali, l’incrocio di specie e altre pratiche antiche e universalmente accettate possono rientrare in queste considerazioni. È opportuno ricordare che l’inizio degli sviluppi scientifici sui cereali transgenici è stato l’osservazione di batteri che naturalmente e spontaneamente producevano una modifica nel genoma di un vegetale.

Corri subito ai ripari dandoci una bastonata:

Tuttavia in natura questi processi hanno un ritmo lento, che non è paragonabile alla velocità imposta dai progressi tecnologici attuali, anche quando tali progressi si basano su uno sviluppo scientifico di secoli.

image

Ma qui si tratta di punti di vista. Che cos'è veloce o lento è difficile da definire e, mi vien da dire, che una mutazione è sempre qualcosa di veloce. Arriva in un amen e poi, se dà qualche vantaggio o non dà particolari svantaggi, si tramanda e si fissa. Prendi la tolleranza al lattosio: prima nessuno ce l'aveva, poi, zacchete, ecco la mutazione. Il processo di fissazione di una mutazione in una popolazione può essere lento, ma non la mutazione in sé.

Comunque, è un dettaglio e non vorrei distoglierti dal punto di questa mia, che è questo paragrafo:

L’estendersi di queste coltivazioni [gli OGM, nda] distrugge la complessa trama degli ecosistemi, diminuisce la diversità nella produzione e colpisce il presente o il futuro delle economie regionali. In diversi Paesi si riscontra una tendenza allo sviluppo di oligopoli nella produzione di sementi e di altri prodotti necessari per la coltivazione

Ecco, qui sbagli, mi spiace. Non perché il land grabbing non esista o perché le monocolture non mettano a rischio la biodiversità o, ancora, perché non ci siano gli oligopoli. Sbagli perché identifichi questa roba solo con gli OGM, mentre questi sono una piccola parte di questo sistema che, anche giustamente, critichi. Cioè, se anche tu eliminassi del tutto gli OGM, il land grabbing, la perdita di biodiversità e gli oligopoli non farebbero un plissé. Io, fossi in te, questa parte la riformulerei, magari per la versione online.

Qui invece c'è proprio uno sfondone:

e la dipendenza si aggrava se si considera la produzione di semi sterili, che finirebbe per obbligare i contadini a comprarne dalle imprese produttrici.

Non so come dirtelo... Provo così: quella dei semi sterili è una BUFALA.

Toglila, davvero, lo dico per te, altrimenti rischi che arrivino quelli come Bressanini (ateo e razionalista impenitente) a farti le pulci.

D'altronde lo dici bene anche tu:

A volte non si mette sul tavolo l’informazione completa, ma la si seleziona secondo i propri interessi, siano essi politici, economici o ideologici. Questo rende difficile elaborare un giudizio equilibrato e prudente sulle diverse questioni, tenendo presenti tutte le variabili in gioco.

Ecco, leviamo dal campo le informazioni scorrette o parziali.

Nella speranza che queste considerazioni possano esserti utili, ti mando un caro saluto,

Beatrice Mautino

76 commenti RSS

  • Beatrice Mautino 20 giugno 2015 alle 13:36

    Michele,
    e continua a ignorarmi. Avrà un filtro per il cromosoma Y? Risponde solo al Direttore e al Bressanini.

  • Penso sia evidente che ormai sta più che altro civettando (ha smesso da tempo di discutere seriamente) e che di conseguenza, resa tronfia da tante attenzioni maschili, le altre donne manco le consideri...

  • Comunque è sempre vera quella cosa del giocare a scacchi con un piccione

  • E' anche una ex-produttrice di 'armi di distruzione di massa'??? Ogm che distruggono il pianeta in tre (dico tre) giorni??? Occhio a non farla arrabbiare davvero...sennò son cavoli amari!

    http://danieleoppo.com/2015/06/19/elena-manhattan-project-fattori/

  • L'unico vero disastro ambientale è il fatto che siamo passati da 1 a 7 miliardi, tutto il resto è solo una conseguenza; finché la Chiesa Cattolica non dirà il mea culpa anche sulla sua condanna della contraccezione non avrà titolo per dire nulla in materia ambientale

  • Beatrice, ma in quella foto lì sei tu col selfie, o pubblichi un documento esclusivo, del quale sei entrata in possesso a Marrakesh (le spie mestano e si pestano più volentieri nei luoghi esotici) che ritrae una terrorista loschissima che sta cercando il punto ideale per farsi esplodere davanti al Papa?

  • rramella, hai ragione, ma anche se i cristiani facessero mea culpa distribuendo preservativi nelle chiese, resterebbero i mussulmani (e non solo loro) a crescere e moltiplicarsi in modo irresponsabile.

  • ciao Alberto R,
    e il bello è che i musulmani, con la scusa di 'sti cazzi di migranti/profughi/rifugiati, vengono a figliare in Europa, e i soliti buonisti del cazzo, dagli ipocriti socialdemocratici scandinavi ai pecoroni sinistrorsi latini, tifano per loro, o per risposta pavloviana o per mantenersi uno stipendio in Parlamento, o da una delle moltitudini di ONG, CRI, UNHCR e chi più ne ha più ne metta.

    La questione della gestione di questa storia pazzesca dei gommoni, barconi, camioni, carichi di carne umana, è una emergenza assoluta capace di smuovere i peggio sentimenti anche e soprattutto nel popolino, e chi si fa commuovere da quattro ragazzoni col cellulare che fanno il sit-in alla frontiera coperti d'alluminio, o è un povero pirla o è Padre Pio.

    https://it.m.wikipedia.org/wiki/Eurabia

  • Beatrice Mautino 22 giugno 2015 alle 09:28

    Yopenzo e Alberto R,
    Intervento da moderatore (e povera pirla): siamo sul sito delle Scienze. Se volete parlare di demografia, fatelo portando argomenti scientifici. Grazie.

  • Dal mio modesto angolo visuale si vede poco dell'insieme del discorso papale, anche dopo la lettura della lettera ai vescovi (perche' bisogna anche ricordare che in primo luogo si tratta di questo: dal Pastore ai pastori, con preghiera di inoltro alle pecore): con molta sfrontatezza potrei dire che anche questo e' essenzialmente un discorso sociale, come tutti gli altri suoi, che nell'interessarsi molto della vita terrena dei fedeli, e poco o niente di quella ultraterrena, tende a diventare socialista. E' infatti il discorso di un cattolico che protesta, come tutti gli altri in questi anni, e nel farlo inevitabilmente tende al protestante: prima ancora di poterlo definire il primo papa socialista, si potrebbe definirlo il primo papa protestante (ma, dobbiamo credere, non interamente antipapista). Cosi', anche se ho sempre pensato che, se proprio dovessi essere religioso, probabilmente non sarei cristiano, e se dovessi essere cristiano non sarei cattolico, visto che condivido poco delle posizioni papali devo concludere che non sarei nemmeno protestante.

  • Quante persone potrebbero vivere sulla Terra senza distruggere l'ambiente?
    A questa domanda i politici e i capi religiosi rispondono con affermazioni che, se non fosse per la gravità del problema, potrebbero essere lette come barzellette, tipo: "ci penserà la Provvidenza" oppure "l'ingegno umano troverà il modo di nutrire tutti" etc..
    Secondo il libro "Conto alla rovescia" di Alan Weisman l'umanità non dovrebbe superare il miliardo e mezzo di persone che, secondo me, sono ancora troppe.
    Visto che il precetto "più siamo e più potere abbiamo", proprio delle religioni e degli Stati, ben difficilmente verrà abbandonato, mi chiedo che sistema userà la Natura per portare la popolazione umana nei limiti di numero accettabili.
    Qualcuno mi può suggerire il titolo di un libro che parli di questo argomento, scritto da uno scienziato naturalmente e non da quelle persone irresponsabili che ci governano.

  • Studio congiunto sostiene che la Terra sia entrata in una fase di estinzione di massa:
    "www.corriere.it/scienze/15_giugno_20/allarme-tre-universita-usa-l-uomo-tutti-vertebrati-rischiano-l-estinzione-126e37c2-173c-11e5-86ef-d7e3d30aa75b.shtml"
    http://advances.sciencemag.org/content/1/5/e1400253.full

  • Beh, certo che sarebbe una bella emozione, poter vivere in diretta un'estinzione di massa dico...

  • Ecco gli argomenti scientifici dei dati demografici:

    http://www.pewforum.org/2015/04/02/religious-projections-2010-2050/

    Tengo inoltre e inutilmente a precisare che non perché uno sia totalmente contrario al quantitativo, al tipo e alla natura dei "movimenti migratorî" sopra e attorno al Mediterraneo che si stanno producendo in questi mesi/anni, significhi che questo qualcuno sia necessariamente un nazionalsocialista iscritto al KKK.

  • il problema mi pare prima qualitativo che quantitativo La natura sulla terra, ha un solo obbiettivo creare e ricreare la vita in quanto tale.Il che non contempla il preservare fisicamente un numero accettabile di nessuna specie in particolare , tanto meno la specie di umanoidi stupidi che si credono onnipotenti ed evoluti .Ad un certo punto sarà sufficiente la loro stessa stupidita e delirio di onnipotenza, a ridurne il numero o ad estinguerli. Anche se ciò accadesse con stravolgimenti del pianeta , alla natura cosa vuoi che gliene freghi :ha già inserito nel programma il codice affinché la vita si possa ricreare e ri evolvere.

  • Sovrapponendo a quella mappa posta da Yopenzo una analoga illustrante i punti di guerra o guerriglia assimilabile, suppongo potremmo avere una qualche indicazione su come il controllo della crescita della popolazione terrestre sia in mano a Bildenbergher o ad altri loschi figuri più o meno affiliati. Multinazionali, probabilmente. Comunque, è tutta gente che deve mangiare, e questo mi pare indiscutibile. Tutto il resto è benaltrismo...

  • Francesco Lopane 23 giugno 2015 alle 08:23

    Ho letto diligentemente tutti i commenti. Ne butto giù uno anche io.
    1) Brutta abitudine intellettuale prendersela da ateo coi credenti. Sembra di dialogare di colori con i ciechi. Ciechi che accusano te di non vedere, per di più. Chi "crede" ha rinunciato ad alcune sue facoltà. Non fa testo nella discussione scientifica.
    2) Sulla riduzione del numero di umani sulla terra ho qualche timore: un vulcano dispettoso, un meteorite birichino, un virus opportunista e credo che la nostra civiltà si ritroverebbe rapidamente nel Medioevo (ad essere ottimisti). Pensate solo a quanto tempo possiamo stare senza corrente elettrica (non quella di casa: tutta!).
    3) La riproduzione umana è favorita dall'ignoranza. Chi ci pensa purtroppo non è propenso a riprodursi troppo. Ma la sopravvivenza umana è favorita dalla conoscenza. Che garbuglio!
    4) Chi ha dubbi secondo me è più vicino alla verità ma non ha (e poi non vuole) seguaci. Chi crede di avere la veritå fa audience, ha seguaci e spesso conquista il potere: è più tranquillizante per le masse. Pensate a quanti osannavano "ce l'abbiamo duro" o "un milione di posti di lavoro" o "spezzeremo le reni al nemico". Siamo in un vicolo cieco.
    5) e non sarebbe finita qui.....

  • Con la tecnologia attuale, alcuni scienziati hanno calcolato che l'uomo può produrre sei terawatt totali senza rovinare l'ambiente terrestre.
    Calcolando sei kilowatt totali per persona, che assicurerebbero un tenore di vita medio simile all'attuale tenore di vita occidentale, con una semplice divisione, si vede che il numero di umani sulla Terra non dovrebbe superare il miliardo.
    Questi sono numeri, pertanto anche la Demografia è matematizzabile ed è pertanto una Scienza con la esse maiuscola.
    Naturalmente i numeri possono essere corretti con argomenti scientifici, però nessuna persona che conta, governanti o capi religiosi, lo fa mai, preferiscono parlare di argomenti astratti o impossibili (come quando si vorrebbe togliere ai ricchi per dare ai poveri) argomenti senza fondamento logico.
    Chissà perché i numeri si usano soltanto quando riguardano l'economia e il denaro.

  • Vittorio Dalloca 23 giugno 2015 alle 13:47

    La previsione di Malthus non si è avverata perchè inevitabilmente miope (o cieca) rispetto a certe variabili, probabilmente le vostre saranno ugualmente fallaci, ciònonostante il problema va affrontato

  • Certo che per qualcuno le sementi transgeniche (in pratica monopolizzate in tutto il mondo da Monsanto, e pochi altri colossi del settore, piaccia o non piaccia) sono proprio una fissa.
    Gli organi di stampa internazionali (una volta tanto non giornalisticamente modificati) riprendono i contenuti dell' enciclica che sono soprattutto un invito ad agire contro le minacce globali che la devastazione degli ecosistemi mondiali condotta da 7 miliardi di yopenzanti produce e produrrà con effetti disastrosi soprattutto, ma non solo, per milioni di poveri
    vedi ad esempio
    http://www.nytimes.com/2015/06/19/world/europe/pope-francis-in-sweeping-encyclical-calls-for-swift-action-on-climate-change.html?_r=1
    e che fanno gli autonominatisi factcheckers?
    Ricamano sopra poche righe riguardo ad un tema secondario e per il quale questo papa non dice nulla di nuovo, ma conferma la cauta apertura dei predecessori riguardo a 'ste benedette piante modificate.
    Aveva ragione chi si domandava in un' altra lingua "chi controllerà i factcheckers"?

  • Io non pensavo che il post riguardasse l'intera enciclica, solo una minima parte che indirizza alcune questioni particolari di cui spesso si occupa Beatrice Mautino, e nella quale ci sono diverse ovvieta' e alcuni errori: mi sbagliavo? Comunque, se pesafumo vuole un commento da uno che l'ha letta, si', per la chiesa cattolica e' una notevole progressione dalla tre quarti in area di rigore (alla Sivori, per restare in Argentina): potente e commovente a rari tratti, molto paracula sempre. Mirabile sintesi di verita', mezze verita', balle, lamenti e speranze prodotta dal primo papa socialis..., pardon, sociologo, e forse anche l'ultimo.

  • In effetti il tema del post è come l'Enciclica tratti la questione degli OGM (che spesso è argomento di discussione da queste parti). Capisco che i problemi del mondo siano 'Benaltri', ma se uno gradisce trattare questioni più ampie (per esempio la distruzione del mondo per mano delle multinazionali malvagie) penso esistano miriadi di altri blog specializzati nel soddisfare più efficacemente tali necessità.

  • Beatrice Mautino 24 giugno 2015 alle 15:51

    Pesafumo,
    mah, sì, come han già detto in tanti, non avevo intenti esegetici. Si dice in giro che Papa Francesco abbia usato consulenti con i controfiocchi per stilare l'enciclica (Jeffrey Sachs su tutti) e ho visto in molti attribuirsi la paternità di alcuni stralci (per rimanere in tema OGM, un noto genetista italiano anti-OGM sostiene di essere stato interpellato). A me interessava far notare un errore abbastanza grossolano che, ai miei occhi di "fissata" fa cadere un po' la fiducia sulla accuratezza del tutto. Poi lo so che non è un trattato scientifico, che è scritto per i vescovi e che serve come documento guida. So anche che questo Papa non è contrario agli OGM e si capisce da quel che scrive lì, così come dalle azioni fatte in passato (una su tutte, la benedizione del Golden Rice), ma ciò non toglie che l'errore rimane e mi sembrava cosa corretta farlo notare. Oh, magari lo corregge, eh ;)

  • "La previsione di Malthus non si è avverata perchè inevitabilmente miope"...

    Vittorio,
    tutti i grandi uomini che hanno visto una nuova visione del mondo hanno commesso degli errori, ma le fondamenta di tale visione sono corrette.
    Malthus è riuscito a scorgere la realtà in una società offuscata da pregiudizi illogici, (non che adesso si vada molto meglio), certo ha usato una curva esponenziale per prevedere l'aumento della popolazione mentre oggi si usa l'equazione logistica.
    Anche quest'ultima però non da una curva stabile, se cambiano le condizioni ambientali o la disponibilità di risorse, il massimo della curva può calare e questo calo lo si otterrà con catastrofi.

  • Scusa l'OT ma non trovo altro spazio per dirtelo: GRAZIE per aver mantenuto "calma, dignità e classe" (cit.) con l'innoqua cittadina fattrice. Semmai ce ne fosse stato bisogno, da oggi conosciamo ancora meglio l'infimo livello di quest'accozzaglia di straccioni.

  • Beatrice Mautino 2 luglio 2015 alle 01:59

    Grazie Fra. Alla fine, però, credo che sia stata una gigantesca perdita di tempo per tutti.